Di Ylenia Désirèe Zindato.
Siamo arrivate coi nostri scatoloni, con le nostre idee e il nostro progetto al Parco Ecolandia, in questo posto meraviglioso che per quattro giorni è stato la nostra casa, fatto di mattoni, sotterranei, altalene, fotografia, musica e gente col sorriso, felice di fare qualcosa di bello, semplice e significativo.
Nella nostra bianca stanza la gente entrava con le sue domande, i suoi perché, incuriosita e affascinata da Gramma-teca e da tutti questi libri, dalle illustrazioni, da pesci e coccodrilli.
Molti ragazzi si sono fermati divertiti davanti al poster del vademecum grammaticale che chiarisce alcuni legittimi dubbi della nostra lingua; alcune persone sono sgusciate via con un complimento sussurrato, altri hanno lasciato una traccia di sé. Attrazione maggiore per i più piccoli, la boccia coi pesci a righe galleggianti.
Alcuni visitatori si sono accomodati nel nostro salotto a leggere Martin Eden, Espiazione, Le affinità elettive, Che tu sia per me il coltello, Stranilandia… rapiti dalle tracce sottolineate, dalle note a margine.
Per quattro giorni, durante il Face Festival, si è vissuto come in una grande famiglia allargata, dal sapore matriarcale, dove tutti possono “vivere” a alta voce.