Che libri leggere in gravidanza

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Che libri leggere in gravidanza? Ovviamente tutti quelli che si vuole (eccetto Cecità di Saramago che a me faceva venire gli incubi).

Se un genitore vive la fase della gestazione come preparatoria a ciò che sta per avvenire (il parto e l’arrivo di un nuovo membro della famiglia) le letture consigliate sono sicuramente quelle sulla condizione fisica della donna in gravidanza e quelle sulla genitorialità.

Oltre ogni aspettativa poiché credevo fosse un manualetto (anzi manualone) da giornale scandalistico, ho trovato molto utile e confortante la guida Che cosa aspettarsi quando si aspetta di Heidi Murkoff. Mese per mese e settimana per settimana, informazioni sullo stato del bambino e della mamma in attesa e molte altre curiosità, consigli (anche per i papà) e dubbi che vengono sciolti.

Non credo di aver avuto un interrogativo che non abbia trovato risposta in questo libro e non credo che ci sia stato un sintomo ivi descritto che io non abbia avuto sia a livello fisico che emotivo, ma questo è perché sono ipocondriaca.

Sorprendentemente però, non ho acquistato Che cosa aspettarsi il primo anno della stessa autrice e, anche se l’anno l’abbiamo quasi compiuto, siamo sopravvissuti senza leggerlo.

Prepararsi all’arrivo di un bambino significa anche dover acquistare una montagna di cose… o forse no? Tra i libri da leggere in gravidanza rientra sicuramente Bebé a costo zero, Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino, della giornalista Giorgia Cozza.

Magari non troveremo “applicabili” tutte le soluzioni a costo zero descritte nel libro, ma di sicuro la guida offre moltissimi spunti di riflessione su quelli che sono i reali bisogni ed esigenze del bambino e della nuova famiglia e sul rispetto dell’ambiente in cui viviamo.

Per la serie “quando arriva un bambino nascono una mamma e un papà”, due letture molto leggere e tenerissime in gravidanza e post sono: I genitori devono essere affidabili. Non perfetti… delle pedagogiste Elisabetta Rossini ed Elena Urso, e La prima volta che sono nata di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre.

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Il primo, che ho ricevuto in regalo, è un vademecum fatto di aforismi sulla genitorialità, una sorta di libro delle risposte, di quelli in cui si cerca conforto e verità da interpretare aprendo una pagina a caso.

Il secondo, scoperto ad un corso di lettura ad alta voce, è un regalo che mi sono fatta. Un storia circolare e commovente di come si passi dall’essere figli all’essere genitori che i due autori hanno saputo raccontare con una semplicità ingenua e spiazzante. Da leggere e rileggere, una volta da figli, l’altra da genitori.

Inoltre, chi volesse dare ai propri bimbi un’educazione d’impronta montessoriana si troverà a dover affrontare moltissime pubblicazioni a riguardo.
Non è stato semplice capire quale facesse al caso mio ma la mia scelta finale è ricaduta, con soddisfazione, su la guida di attività Montessori 0-6 anni, per accompagnare la mente assorbente del bambino di Marie-Hélène Place, «una sintesi del lavoro di Maria Montessori e un preciso manuale d’uso delle attività da svolgere nel proprio ambiente».

Il volume è ben strutturato, le attività da proporre al bambino sono suddivise per età e tipologia (stimolazione, vita pratica, leggere e scrivere, scoprire il mondo) con delle parti ritagliabili o fotocopiabili.

Infine, un libro da leggere in gravidanza e ad alta voce per i nostri bambini è Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme di Bruno Tognolini e Pia Valentinis.

Ventuno come le lettere dell’alfabeto, recitate dalla voce della mamma, «quel misterioso canto di balena che suon nell’oceano là fuori».

Dalla nota dell’autore:

Scrivere filastrocche per neonati (“scendere” tanto di fascia d’età) può sembrare una contraddizione in termini, o un’impresa disperata: quei bambini non capiscono le parole, forse nemmeno le sentono.
Ma allora perché le mamme gli parlano tanto? E cosa dicono?
Il mondo, che poteva parere trito e scontato, torna fresco e scintillante come dopo una bella pioggia, quando è il momento di additarlo ai propri figli appena nati. Le parole per dirlo, o presagirlo, devono essere nitide e splendenti come quel mondo.
Le parole della poesia sono così.

Ma perché leggere libri ai neonati?

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