Buon Lavoro. L’italiano per le professioni.

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Loescher Editore pensa proprio a tutto!

Fra le sue novità c’è Buon Lavoro. L’italiano per le professioni che, diviso in due volumi, si occupa dell’italiano L2 per chi è in cerca di un impiego o sta già lavorando nei settori della cura della persona (estetica, palestra e sport, infermeria) e della ristorazione.

I manuali, di Pierangela Diadori e di Stefania Semplici, sono strutturati in 3 moduli a loro volta suddivisi in 5 unità. A partire da un testo input (spesso un dialogo da leggere o ascoltare), si avviano le attività di analisi e reimpiego di forme e strutture e si sviluppa il lessico. Alla fine di ogni unità, delle flashcards fotocopiabili e un gioco di memoria facilitano l’apprendimento del linguaggio settoriale. Le attività multimediali, file audio e materiali integrativi sono scaricabili  dal sito www.loescher.it/italianoperstranieri e dalla piattaforma ad accesso riservato www.imparosulweb.it, i video sono consultabili invece in streaming su webtv.loescher.it.

I volumi affrontano, pur nella loro brevità, molti aspetti del linguaggio pratico e molte situazioni reali di questi contesti lavorativi, e puntano per cui a sviluppare nell’apprendente competenze lessicali (anche oltre il livello A2 di riferimento) e strategie comunicative; la riflessione grammaticale è racchiusa in specchietti azzurri subito riconoscibili, è inoltre presente un glossario bilingue italiano/inglese.

La grafica è semplice ma forse non immediata, la scelta di font e size penalizzano un po’ il contenuto così minuzioso e ricco di dettagli.

I manuali possono essere usati in aula, per un corso aziendale o un corso di cucina italiana ma anche in autoapprendimento oppure sfogliati da un turista in visita in Italia.

L’aspetto più affascinante? Il libro dedicato alla ristorazione mette in evidenza la grande varietà, ricchezza e bontà (!) del panorama enogastronomico italiano di fronte al quale anche un’italiana (con l’acquolina in bocca, lo ammetto) rimane meravigliata.

Il gusto è la relazione, perché è evoluzione: il si assaggia.

Nicola Perullo