La letteratura come materiale didattico. Perché, cosa, come.

di Giorgia Papagno.

La letteratura è per l’insegnante di lingua uno strumento didattico estremamente potente e in quanto tale può portare a risultati tanto inaspettatamente soddisfacenti quanto disastrosi. Innanzitutto è assolutamente necessario entrare nell’ordine di idee che in questo determinato contesto la letteratura è un mezzo di apprendimento, e non l’oggetto di studio principale; può sembrare scontato ma, soprattutto per quei docenti che svolgono anche corsi di Lettere o che – come la sottoscritta – intrattengono con la materia una pluriennale relazione amorosa, risulterà spesso difficile non spostarsi dal focus linguistico a quello storico-letterario.

Data questa premessa va considerato che la letteratura rappresenta una delle più complesse fonti di materiale autentico, dunque non adattato e soprattutto non creato per la fruibilità da parte di non madrelingua: mantenendo una prospettiva sociolinguistica dunque la letteratura è da considerarsi l’espressione artistica che maggiormente sottolinea il rapporto tra la lingua e la comunità in cui essa si evolve nelle sue sfumature più sottili (e proprio per questo motivo è necessario affrontare secondo modalità differenziate l’utilizzo del testo letterario nei contesti L2/LS). Non all’insegna del pessimismo ma a quella del “prevenire è meglio che curare”, iniziamo dunque a considerare l’ambiente – estero e i possibili “contro” dell’uso della letteratura nelle classi di italiano LS.

RISCHIO #1: Anche lo studente di livello avanzato, in grado di riconoscere gli scarti dalla norma, potrà avere comunque difficoltà a comprendere i significati socioculturali che soggiacciono ad essi innalzando il proprio filtro affettivo e cedendo alla demotivazione nel momento in cui dovesse riscontrare gravi difficoltà di natura linguistica o scontrarsi con una prospettiva culturale molto lontana dalla propria.

CONSIGLI: In contesto LS l’unico mediatore tra lingua madre e lingua target è spesso il docente: sarà necessario che egli si chieda, durante il processo di selezione del materiale:

1)      Quali mete grammaticali sono raggiungibili attraverso questo testo?

2)      Quali mete lessicali?

3)      Il testo si presta ad un dialogo culturale proficuo?

4)      Sono in grado di fronteggiare le domande la classe potrebbe porre riguardo agli scarti dalla norma?

È inoltre importante che il docente abbia piena competenza meta-sociolinguistica non solo dell’italiano, ma anche della lingua della propria classe.

RISCHIO #2: Molti stranieri, e senza forse aver mai avuto gli strumenti per approfondirne determinati aspetti o aver mai effettivamente letto alcun testo italiano “hanno già sentito” qualche grande nome della letteratura italiana, che sia quello di Dante o di Pasolini. Tuttavia è necessario chiedersi in che misura possa essere fuorviante per uno studente LS apprendere l’italiano attraverso materiale datato: la letteratura stessa costituisce per sua natura una devianza, se a ciò aggiungiamo anche l’inattualità di essa è facile comprendere quanto il suo impiego nell’insegnamento della lingua italiana possa non solo non risultare utile all’apprendente ma addirittura controproducente, soprattutto per chi desideri utilizzare l’italiano in situazioni comunicative concrete.

CONSIGLI: scegliete testi CONTEMPORANEI (e non contemporanei secondo la categorizzazione storica tradizionale!). La selezione di materiale autentico dovrebbe essere finalizzata ad un avvicinamento il più veritiero possibile alla situazione linguistica italiana attuale, chiedetevi se l’immagine linguistica restituita dal materiale scelto sia, se non fedele, per lo meno assimilabile alla realtà che lo studente potrebbe effettivamente sperimentare trovandosi nel nostro paese e se offra un repertorio vicino a quello in uso.

Fate in modo che la vostra selezione non si basi sul prestigio del testo, dell’autore, o sul vostro gusto personale ma sulla funzionalità del testo: a volte ciò che non “leggereste nemmeno in spiaggia”, magari solo per qualche sospetto o pregiudizio nei confronti dei bestsellers può essere la chiave perfetta per aprire ai vostri studenti le porte verso gli usi dell’imperfetto o del discorso indiretto.

E finalmente ecco qualche…

 PRO #1 LA LETTERATURA È LINGUA ALLO STATO PURO!

Al contrario di altre tipologie di materiale autentico, in cui i fattori pragmatici prendono il sopravvento, la letteratura offre allo studente la possibilità di concentrarsi esclusivamente sulla lingua isolandone alcuni aspetti.

 PRO #2 LA PAROLA SCRITTA NE CHIAMA ALTRE.

Apprendere la lingua attraverso la parola utilizzata per fini estetici stimola la produzione scritta creativa e personale. Create attività che portino lo studente a sperimentare con il lessico e con le strutture che nell’esercizio tradizionale o nell’espressione orale trovano poco spazio.

 PRO #3 LA LETTERATURA È CIVILTÀ.

Dalle scelte di un autore, di cui non è necessario conoscere “vita, morte e miracoli”, traspare un determinato modo di guardare il mondo e di esprimerlo tramite la lingua. Nello specifico, questo mondo è quello italiano: fate in modo che il momento letterario avvicini la vostra classe alla nostra cultura attraverso la riflessione interculturale.

In attesa dei perché, cosa, come in contesto L2 vi invito a condividere la vostra esperienza. Utilizzate la letteratura nelle vostre classi? Quali autori vi sono più cari? E ai vostri studenti?

 La letteratura come materiale didattico. Parte II.

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