Le 5 leggi della biblioteconomia

[section_title title=”Di Simona Comi.” style=”section-title”]

Proprio come un elettromagnete “attiva” la propria capacità di attirare a sé degli elementi solo in presenza di materiali ferromagnetici, allo stesso modo

Una biblioteca inizia ad esistere solo se lettori, libri e personale funzionano insieme.

Ammettiamolo. Sicuramente ognuno di noi lettori famelici, almeno una volta nella vita, si è sentito dire: “I bibliotecari non fanno niente” o peggio, si è sentito porre questa domanda: “Ma a che servono le biblioteche?” (seguono intrattenibili imprecazioni).

Bene, è arrivato il momento di sovvertire l’ordine innaturale delle cose e di prendere e stampare nella memoria le 5 leggi della biblioteconomia del bibliotecario indiano Shiyali Ramamrita Ranganathan per avvicinare le persone alle biblioteche e le biblioteche alle persone:

  1. Books are for use. I libri sono fatti per essere usati, usiamoli.
  2. Every reader his book. Una biblioteca deve contenere tante tipologie di libri quanti sono i suoi potenziali lettori. Tutti i generi letterari per ogni genere di lettore.
  3. Every book his reader. Un libro prende vita grazie al lettore: per la sopravvivenza di uno e per l’arricchimento dell’altro, è necessario che i due si incontrino facilmente.
  4. Save the time of the reader. È necessario esaudire il desiderio di conoscenza del lettore nel minor tempo possibile. Si sa, i desideri svaniscono in fretta.
  5. The library is a growing organism. Una biblioteca (assieme al personale che ci lavora) è un continuo work in progress. Cresce e cambia insieme ai suoi lettori, adattandosi ad esigenze come a fenomeni socio-culturali.

Ora non potete dire che non sapevate cosa rispondere.

Difendi-a(mia)moci.