Giornata mondiale della poesia: alcuni esercizi poetici

Durante l’equinozio di primavera, le ore di luce di buio hanno la stessa durata, è il vero capodanno della vita umana in cui ci si risveglia e trasforma.

Le stesse spinte di esaltazione e richiamo alla bellezza ci vengono mediate dalla poesia, motivo per cui da ormai quasi 25 anni, l’equinozio di primavera è indissolubilmente legato alla giornata mondiale della poesia.

Che ruolo e che forma ha la poesia oggi? Si può ancora diventare poeti? Come si diventa poeti? Cos’è la poesia? Sono poesia quelle epigrafiche e fulminanti frasette che troviamo sui social?
Sono domande che mi pongo tutti i giorni sfogliando e portando con me le raccolte dei poeti che hanno segnato la letteratura e la natura umana ma anche i contemporanei, con un occhio così acuto sulle piccolezze poetiche della vita quotidiana.

Io adoro scrivere pensieri cui non so che nome dare ma adoro anche fare poesia e dare ai miei alunni un momento di sfogo poetico proponendo loro alcuni esercizi di scrittura.

  • IL RIORDINO, esercizio poetico #1
    Metto in disordine le parole di una poesia e chiedo ai miei alunni di riordinarla secondo le loro sensazioni e il loro vissuto, chiedo di ritagliare ed incollare le parti per farli sperimentare anche concretamente con la manipolazione delle parole. Di solito scelgo Yo no soy yo di Jiménez poiché si presta molto bene alla trasposizione personale. Un volta finito, leggiamo insieme le loro versioni finali (se c’è un buon clima di classe e il gruppo è coeso è anche possibile che sia l’insegnante a leggere i testi e che gli alunni debbano indovinare chi li ha scritti). Il risultato è sorprendente perché con le parole di Jiménez tutti, ciascuno a modo a proprio riescono ad esprimere se stessi e a mettere dentro quei versi tutto il loro mondo e modo di essere. Alla fine leggiamo la poesia di Jiménez, ne parliamo, e qualcuno si commuove.
  • IL CENTONE, esercizo poetico #2
    Si va nella biblioteca della scuola e si mette il naso fra i titoli dei libri, ci si lascia ispirare e alla fine la folgorazione poetica arriva! Mettendo i libri in orizzontale, si può formare un poesia quasi haiku con i titoli stessi dei libri, un dorso sotto l’altro.
  • IL CAVIARDAGE, esercizio poetico #3
    Il caviardage è un vero e proprio metodo con tanto di marchio registrato cui potete trovare maggiori informazioni qui.
    Senza nessuna pretesa di perfezione tecnica, ho acquistato una copia di seconda mano del romanzo Como agua para chocolate, di Laura Esquivel, e ne ho date alcune pagine strappate ai miei alunni. Lasciandosi trasportare dal flusso delle parole ho chiesto loro di evidenziare alcune parole nel testo, senza alcuna logica apparente se non quella del loro istinto. Tutte le parole non selezionate dovevano essere annerite, le parole superstiti formavano così un poemetto poetico ad alto impatto visivo.
    La pagina poi, poteva essere decorata, illustrata, scarabocchiata secondo le proprie inclinazioni personali. Dei piccoli tesori, piccoli quadretti poetici.