Inglese lezioni semiserie

Non si può non ridere e sorridere quando si ha tra le mani L’ inglese lezioni semiserie di Beppe Severgnini. La parte introduttiva poi, è una vera chicca.

Il giornalista attacca con un divertente esperimento linguistico (scrive l’incipit di un racconto inserendo 27 vocaboli inglesi perfettamente comprensibili in italiano e che cominciano tutti per C!) scritto per dimostrare che non esistono veri e propri principianti e che nessuno parte propriamente da zero quando si avvicina allo studio dell’inglese. Seguono una lista di parole, un “dizionarietto” contenente termini inglesi tecnici ma conosciuti (budget) assieme ad altri finto-inglesi (lunapark) e poi la chicca assoluta, i misto-inglesi: ci sono dei vocaboli che utilizziamo tutti i giorni convinti inconsciamente che si tratti di parole inglesi, ma siamo sicuri che lo siano davvero?

Mescolare inglese e italiano è anche pericoloso. I nuovi dizionari, giustamente, spiegano che flipper vuol dire «biliardino elettro-automatico»; ma non dicono che nei paesi anglosassoni il flipper non esiste, e c’è invece la pin-ball-machine. Così, se una signorina italiana, entrando in un negozio di biancheria a Londra, chiedesse un body, le commesse penserebbero subito che ha bevuto. Nessuno, in Gran Bretagna, entra infatti nei negozi per comprare un corpo o un cadavere (questo vuol dire in inglese body. L’indumento femminile si chiama leotard o cat suit).

Allo stesso modo:

Continua Severgnini:

Così shopping: in inglese è più vicino a «fare la spesa» che ad «andare per acquisti». Quindi, per capire, «Repubblica» non doveva scrivere «prima della cena al Quirinale, la Regina Elisabetta farà un po’ di shopping in via dei Condotti». A meno che non cucinasse lei.

Esilarantissimo!

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