Nemici di penna

Recensione di Simona Comi.

Cari intellettuali e amanti non dichiarati del gossip per paura di intaccare la propria immagine nerd, niente paura, adesso è arrivato Nemici di penna. Insulti e litigi dal mondo dei libri, WUZ edizioni (2014).
Dimenticate Maria De Filippi, ora ci pensa Giulio Passerini a portare sullo schermo, pardon, sulla carta, le urla, le offese e i colpi bassi che scrittori ed artisti si sono rivolti a vicenda nel corso dei secoli.

Con uno stile freschissimo e coinvolgente, si susseguono i duelli d’inchiostro fra i più grandi scrittori di tutti i tempi; brevi aneddoti e botta e risposta esilaranti fanno scorrere dita e risate a grande velocità.

La rivalità tra Gabriel García Márquez e Mario Vargas Llosa è acutissima è classificata con ben quattro rivoltelle; i dissapori fra Gustave Flaubert e George Sand, da lui definita «una grande vacca piena d’inchiostro» ne meritano tre, l’odio di Mark Twain per Jane Austen, addirittura cinque. Beh, se si pensa che secondo lo scrittore americano lasciarla morire di morte naturale sia stato un atto «estremamente caritatevole», forse cinque rivoltelle sono anche poche.

Nabokov poi, è stato uno dei più divertenti. Non a caso, la sezione a lui dedicata s’intitola: Vladimir Nabokov VS Fëodor Dostoevskij e molti altri, ma si sarebbe potuta chiamare  Nabokov contro tutti. Bisogna ammetterlo, un misantropo come pochi, secondo cui Pasternak era un «melodrammatico», Mann un «asinino» e Brecht, Faulkner o Camus nemmeno esistevano (!).

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Tra i nemici di penna italiani vengono nominati Gabriele D’Annunzio che definì Tommaso Filippo Marinetti un «cretino fosforescente», «una nullità tornante» e ancora «un cretino con qualche lampo d’imbecillità» (da annotare a riusare all’occorrenza), e Umberto Eco che non ne risparmia una al suo alterECO americano Ken Follet. Uno spasso.

La lettura è veloce, coinvolgente e consigliatissima a chi adora la letteratura a 360° e a chi, in queste chicche ci sguazza da morire.

E poi, come scrive Passerini:

Chi meglio di un artigiano delle parole potrebbe comporre i migliori insulti che abbiate mai sentito?

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