Agnès Desarthe

[section_title title=”Di Lavinia Paralovo” style=”section-title-gray”]

Agnès Desarthe nasce a Parigi il 3 maggio 1966. È una dei tre figli del pediatra e specialista delle relazioni familiari Aldo Naouri, nato a Bengasi, Libia, nel 1937, all’interno della comunità ebraica libica. Aldo Naouri viene espulso dal paese nel 1942 e, grazie alla sua seconda nazionalità francese si trasferisce in Algeria, poi nel 1956 a Besançon e infine a Parigi, dove frequenterà l’Università di medicina.

È qui che Agnès Desarthe nasce e passa la sua infanzia insieme alla sorella Elsa Rooke e al fratello Laurent Naouri.  Da giovane Agnès Desarthe ha considerato per molto tempo il francese come una lingua straniera, poiché in casa parlavano arabo, russo e yiddish. Sin da piccola inizia a scrivere delle poesie alla madre e dei racconti che inorgogliscono il padre. Laureata in inglese alla Scuola Normale Superiore di Parigi, insegna per alcuni anni questa lingua ma è la traduzione l’attività con la quale debutta nella letteratura. Il primo romanzo che pubblica nel 1991 è un romanzo per adolescenti intitolato Je ne t’aime pas, Paulus. Tredici anni dopo, nel 2005, ne scriverà il seguito intitolato Je ne t’aime toujours pas, Paulus.
In totale pubblica 24 romanzi per ragazzi.

I romanzi per ragazzi costituiscono il suo trampolino di lancio ma ben presto Agnès Desarthe si dedica anche a quelli per adulti. Dopo il suo primo romanzo, Quelques minutes de bonheur absolut, del 1993, si impone come una delle voci più forti della giovane letteratura francese con la pubblicazione di Un secret sans importance che ha avuto un successo enorme ed è stato tradotto in più di 15 paesi.

Scrittrice poliedrica, ai romanzi per adulti seguono canzoni, sceneggiature e opere teatrali e ha partecipato anche alla scrittura della sceneggiatura del film Cours Toujours del marito Dante Desarthe. Parallelamente continua anche la sua attività di traduttrice sia di romanzi per ragazzi che di romanzi per adulti (come La chambre de Jacob di Virginia Woolf).  Giudicata a volte troppo dolce, a volte crudele, a volte folle per la copiosità e la diversità delle sue opere Agnès Desarthe si sentirà per molto tempo come «une immigrée dans la république des lettres». Molte delle sue storie provengono dalla tradizione orale tramandata nella sua famiglia e da scrittrice non ha potuto fare a meno di tramandarle a sua volta.

In occasione di uno stage, Sonia de Leusse-Le Gouillou ha incontrato questa scrittrice poliedrica, controversa e affermata e l’ha intervistata. Nella speranza di far conoscere una scrittrice di molto talento ma purtroppo ancora sconosciuta in Italia, riportiamo alcuni estratti (tradotti) di quell’intervista.

QUI potete trovare l’intervista integrale e in lingua originale;
QUI invece la versione in italiano che ho tradotto per Gramma-teca.